Molto
più accurato di Google Alert, secondo i suoi creatori non gli sfugge nulla ogni
qual volta qualcuno parla della nostra azienda on line
Avete
presente Google Alert? E’
lo strumento che il gigante di Mountain View ha messo a disposizione dei suoi
utenti, privati o imprese, per tenere sotto controllo ciò che si dice on line sul
proprio conto, ovvero per monitorare la propria reputazione on line. Argomento delicato e che agita il sonno di chi
gestisce la brand reputation della propria impresa, perché spesso ha a che fare
con le famigerate recensioni on line, a cui a volte è fondamentale rispondere
tempestivamente. Ma il dubbio, ammettiamolo, non se ne è mai andato: sono
sicuro che Alert mi abbia detto tutto? Non gli sarà sfuggito qualcosa?
Con
BrandMentions, secondo i suoi creatori, potremo dormire sonni tranquilli. «Google Alert non riporta tutte le citazioni
- spiega il CEO diBrandMentions, Razvan Gavrilas -. In effetti, segnala solo una piccola parte di ciò che dice la rete,
lasciando quasi cieco chi vuole monitorare una marca su internet rispetto a ciò
che è veramente detto. BrandMentions è nata per ovviare a questa mancanza:
l’incapacità di monitorare accuratamente una marca o una parola chiave così
come è riportata dal web».
BrandMentions per ora funziona ad inviti, nel senso che occorre inviare una richiesta ed
attendere l’approvazione. Una volta ottenuta, però, si scopre che il tool è
semplice e veloce da settare, al pari di Alert. In pochi secondi si possono
impostare le parole chiave da tenere sotto controllo e lanciare la ricerca.
Insomma, uno strumento in più per monitorare la brand reputation della propria
azienda.
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