lunedì 26 gennaio 2015

Facebook, domande e risposte da darsi per avere successo

Proponiamo un focus su alcuni punti strategici al fine di fare un buon social media marketing sulla piattaforma di Menlo Park

La Pagina Fan della struttura fatica ad attirare “mi piace”? I post portano poche interazioni? Il traffico c’è ma non si traduce in risultati concreti (leggi: prenotazioni)?
Qui di seguito, proponiamo alcune domande che è bene farsi, con le relative risposte, al fine di ottimizzare le azioni di social media marketing su Facebook.
- Innanzitutto: in cosa sono unico?
Questo è il quesito fondamentale da cui partire. Sui social possiamo raccontarci, spiegare chi siamo (abbiamo parlato qui ). Ecco che conviene allora puntare su ciò che ci differenzia dai concorrenti, sulle particolarità che ci rendono unici e insostituibili.
- Come posso essere utile ai miei clienti (o potenziali tali)?
Spesso ci si interroga su come stupire i propri fan. Su come emozionarli con un’immagine o un video, coinvolgerli con i contenuti più disparati. Dimenticando che molto spesso la strada migliore è essere semplicemente utili. Le persone hanno bisogno di informazioni e servizi on line. Offrirli loro è un buona strategia di marketing. Domandandosi anche: quali sono i problemi o i desideri che potrei risolvere o soddisfare?
- Quali sono le abitudini on line dei miei fan?
L’insieme delle persone che hanno cliccato mi piace alla Pagina è spesso molto eterogeneo e variegato, quindi questa è una domanda che potrebbe non avere una risposta semplice. Resta il fatto che cercare di capire quali sono le abitudini on line dei fan, come gli orari in cui si collegano o i tipi di post che apprezzano di più, è il modo migliore per soddisfare le loro aspettative.
- Come misuro i risultati ottenuti?
Lo si è detto e ripetuto, ma come si suol dire repetita iuvant: fare social media marketing senza misurare i risultati è perfettamente inutile. Che si utilizzi Insight o un qualche altro tipo di indicatore, l’importante è trovare un modo per capire se quello che stiamo facendo ci porta nella direzione giusta.

Australia, le recensioni delle strutture saranno integrate nella classifica a stelle

Dopo Norvegia e Svizzera, anche la terra dei canguri adotta un sistema per inserire le recensioni nella classificazione alberghiera

Recensioni on line, croce e delizia. Ma sempre più importanti. Dopo la proposta dell’Organizzazione Internazionale del Turismo e le iniziative intraprese da Norvegia e Svizzera, ora è la volta dell’Australia. Lo scopo è sempre lo stesso: ridurre il gap tra aspettative create dalle stelle sull’insegna, e delusione una volta arrivati in hotel.
Per far questo, lo Star Rating Australia ha stipulato una partnership con il portale ReviewPro. L’accordo prevede più fasi di collaborazione, al termine delle quali la reputazione on line di ogni struttura diverrà parte integrante della sua classificazione.
L’aspetto interessante, e per certi versi innovativo, dell’iniziativa, risiede nel fatto che gli strumenti di monitoraggio della reputazione on line di ReviewPro verrano da subito messi a disposizione degli albergatori. ReviewPro è un portale che consente alle strutture ricettive di analizzare i dati inerenti le recensioni, mettendo così a fuoco punti di forza e debolezza e migliorando il rapporto con i clienti. Gli sviluppatori hanno creato un tool di strumenti piuttosto raffinati, che permettono di vivisezionare le recensioni per mettere a nudo ogni dettaglio dell’esperienza dei clienti in hotel. Il fatto che questi strumenti vengano ora messi direttamente a disposizione degli albergatori stessi costituisce in concreto un’opportunità di formaz ione unica per questi ultimi, che si trovano per le mani le armi per capire davvero come funzionano le recensioni on line, e come conviene replicare ad esse.
Da un lato, quindi, un servizio ai clienti volto a ridurre il gap tra aspettative e realtà. Dall’altro, un’opera di formazione verso i gestori delle strutture. Un’iniziativa dal doppio volto che può essere opportuno seguire e studiare, e che può fornire spunti di riflessione anche per le piccole strutture disseminate in Italia.

lunedì 19 gennaio 2015

Il Proximity Marketing è sempre più realtà

I dati indicano un potenziale in crescita per chi intercetta i clienti in zona. Ecco alcuni spunti per farlo al meglio

Secondi i dati Audiweb, nel 2014 in Italia il 90% dei possessori di smartphone utilizza il proprio dispositivo per fare attività di pre-shopping, ovvero per cercare on line informazioni sui prodotti o servizi di cui sta meditando l’acquisto. Sempre secondo Audiweb, non manca chi, all’interno di un negozio o di un punto vendita, preferisce consultare il proprio telefono sui prodotti esposti sugli scaffali, piuttosto che chiedere informazioni ai commessi.
Una ricerca Deloitte inerente gli Stati Uniti, invece, evidenzia come il 36% degli acquisti effettuati in un negozio sono influenzati dalla consultazione on line da mobile.
Insomma, tutto sembra indicare che il passaggio continuo da on line a off line è ormai alla base delle strategie di acquisto di molti utenti. Ne consegue che riuscire ad inserirsi in questo percorso, con comunicazioni mirate ai propri clienti o potenziali tali che si trovano nel paraggi struttura, costituisce oggi un’arma di Proximity Marketing sempre più vincente.
Ma come farlo al meglio? Innanzitutto, occorre avere bene a mente che si tratta di una comunicazione in tempo reale (chi è in zona potrebbe essere interessato ad acquistare subito), e che quindi dovrebbe essere il più possibile contestualizzata e personalizzata. In concreto la comunicazione, oltre ad un messaggio di benvenuto, potrebbe contenere un coupon dotato di una promozione riservata a chi si trova in zona e corredato da una serie di informazioni sui prodotti e servizi in offerta. Non dovrebbe mancare una call to action volta all’engagement sui social (condivisione di contenuti, like); infine, almeno in alcuni casi, si potrebbe prevedere addirittura un sistema di pagamento contactless.
Si tratta di vie di marketing spesso inesplorate, ma che nel futuro non possono che veder aumentare la propria importanza e per le quali è opportuno cercare soluzioni realistiche ed adeguate alla propria realtà.

Tumblr, a metà tra un social e un blog

La piattaforma di blogging multimediale ha avuto un’esplosione di utenti nel 2013, e può fare al caso di chi fa social media marketing per la propria struttura

Tumblr è nato nel 2007, e il suo scopo è chiaro: essere una via di mezzo tra un social network ed un blog. Nello specifico, un blog semplificato, con testi brevi, abbondanza di contenuti multimediali e grafica accattivante. Acquistato da Yahoo nel 2013, anno dell’esplosione con una crescita di utenti del 46%, oggi Tumblr conta 215 milioni di blog e 99 miliardi di post.
Intuitivo e semplice da usare, è l’ideale per chi, nel fare social media marketing della propria struttura, desidera andare oltre il solito Facebook, ma non se la sente di aprire un vero e proprio blog.
Chi è in cerca di ispirazione per aprire il proprio può trovarne in quantità seguendo profili come quello del Mandarin Oriental New York , del Sofitel  o di The Hyatt.
Tumblr si sta attrezzando per venire incontro alle esigenze di chi fa social media marketing per una struttura e sta lanciando quello che ormai sembra essere un tasto irrinunciabile per ogni piattaforma: l’immancabile “acquista”.
Non resta che aprire il profilo della propria struttura ed iniziare a fare microblogging multimediale: in questo caso, l’unico limite è la fantasia.

lunedì 12 gennaio 2015

Facebook, arrivano i trending topic

La nuova funzione permetterà di visualizzare articoli e contenuti relativi ad uno specifico argomento

Chi usa Twitter li conosce bene: sul social dell’uccellino, i Trending Topic compaiono sulla sinistra della schermata (in versione web) o nell’apposita sezione (nelle app), come un elenco degli argomenti più twittati del momento. Cliccando su uno di essi, si accede a tutti i tweet che contengono quel determinato hashtag o quella precisa parola, in un flusso aggiornato in tempo reale. Si tratta di una funzione molto interessante, soprattutto in corrispondenza di eventi che richiamano l’attenzione, per esempio l’inaugurazione di una fiera. Qui spieghiamo come fare al meglio il live twitting di un evento, che può essere una buona strategia per guadagnare follower.
Bene: tutto questo sta per sbarcare su Facebook. Per la precisione, gli utenti americani della versione Android del social network ne possono già usufruire. Per tutti gli altri, compresi quindi noi italiani, si spera che l’attesa sia breve. Come spiegato da Diana Hsu e Andrew Song, product manager di Facebook, in questo articolo pubblicato sul blog ufficiale,
cliccando su una delle voci presenti all’interno dei Trending Topic di Facebook, sarà possibile visualizzare:
- Articoli pubblicati sull’argomento da giornali online;
- “In the Story”, ovvero post pubblicati da persone coinvolte nella storia;
- Post pubblicati da amici e conoscenti;
- “Near the Scene”, ovvero post pubblicati da persone non coinvolte in prima persona ma comunque parte della storia;
- Live Feed, un flusso in tempo reale di reazioni a un topic da parte di persone in tutto il mondo.
Insomma, un buon modo per riunire in un’unica categoria articoli, post e contenuti che riguardano un determinato argomento. La nuova funzione, tra l’altro, darà finalmente un senso all’uso degli hashtag su Facebook, annunciati a suo tempo come una novità rivoluzionaria ma di fatto mai decollati veramente, al contrario di quanto avvenuto su Twitter. Strumenti molto utili, se usati nel modo giusto, per il social media marketing della nostra struttura.


Novità per le Pagine Fan, Facebook affina le armi

Con l’anno nuovo sono in arrivo nuovi strumenti per chi fa social media marketing sul social di Zuckerberg

Fare social media marketing non è facile come sembra. Se ne accorge chi, dopo aver aperto la Pagina Fan della propria struttura, si è reso conto che i risultati non sono poi così mirabolanti come si poteva credere in un primo momento. In parte, ciò è dovuto a errori che con un’adeguata formazione si possono evitare. In parte, il successo della Pagina dipende dagli strumenti che il social network ci mette a disposizione. E a questo proposito Facebook ha recentemente annunciato  alcune nuove feature dedicate alla pubblicazione di contenuti e alle statistiche, che paiono essere davvero interessanti.
Dei post personalizzati e targhettizzati per aree di interesse abbiamo già parlato , mentre vale la pena soffermarsi sulla possibilità di pubblicare contenuti con la data di scadenza. Spesso, i post che pubblichiamo sono legati ad un evento, ad una promozione limitata nel tempo o ad una data (basti pensare alle previsioni meteo). Se questi contenuti compaiono nella newsfeed dei fan dopo lo scadere, possono risultare inutili e fastidiosi. L’introduzione della data di scadenza evita che questa eventualità si verifichi: i post non vengono eliminati dalla bacheca della Pagina Fan, ma non appaiono più nelle newsfeed dei fan.
Sembra interessante, infine, la nuova feature chiamata Top Link, che riguarda Insight e la possibilità di tenere traccia degli URL in modo da capire, tra l’altro, quante visite arrivano al sito aziendali tramite click di persone che hanno visualizzato un contenuto pubblicato dalla Pagina Facebook ma che non sono (ancora) Fan della Pagina stessa.

Insomma, nel novità non mancano. Non resta che testarle, sperimentare, e come sempre tenersi aggiornati.