lunedì 27 gennaio 2014

Social Network: il nuovo che avanza

Uno sguardo su alcune realtà emergenti, per capire dove potrebbe andare il social media marketing del futuro

Ormai non sono più una novità, anzi, fanno parte della vita quotidiana di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Linkedin, ultimamente anche Google+, sono i giganti che dominano l’universo dei social network. Ne consegue logicamente che, di solito, è lì che si concentrano gli sforzi di chi fa social media marketing, anche per una piccola struttura del settore turistico, ricettivo o agroalimentare.
Ma siamo davvero sicuri che sia tutto qui? In realtà, c’è dell’altro. Se Facebook e gli altri social riportati qui sopra sono indiscutibilmente i giganti che dominano la scena, a cercare bene si scoprono infatti alcuni “nanetti”, che per ora vivono all’ombra del giganti, ma che paiono avere in alcuni casi le caratteristiche per crescere e che, quindi, meritano la nostra attenzione. Vediamo i più interessanti.
La comunicazione social, abbiamo ribadito più volte, mette al proprio centro il potere delle immagini. Da lì, il successo di piattaforme come Instagram. Mobli ne costituisce un’interessante alternativa. Secondo Mashable, a novembre 2013 poteva vantare ben 12 milioni di utenti nel mondo. Mobli è animato dallo stesso concetto di fondo di Instagram: la condivizione di immagini. Rispetto al suo più famoso concorrente, però, offre una serie di funzionalità aggiuntive, come la possibilità di cercare per luogo – es. La Statua della Libertà, o le cascate del Niagara –, che lo rendono, per certi aspetti, unico.
Medium è un’altra realtà da tenere d’occhio. Si tratta di una piattaforma di blogging, che mette a disposizione uno spazio, personalizzabile tramite immagini, dove raccontare e condividere la propria storia (storytelling, dice nulla http://bit.ly/1e9TY7u ?). Il progetto appare interessante perché, a differenza di un semplice blog, il fatto di pubblicare su una piattaforma comune e social permette una visibilità ben maggiore. Non manca una piccola community di autori italiani. Unica, piccola pecca: si può effettuare il login solo tramite il proprio account Twitter.
Le app per chi svolge attività fisica, come Runkeeper, sono ormai una solida realtà. Dispongono di una serie di funzionalità: registrano tramite gps il percorso effettuato, il tempo impegnato, in molti casi fanno una stima delle calorie bruciate. Tengono poi memoria nel corso del tempo dei risultati raggiunti, al fine di monitorare i propri miglioramenti. Una specie di personal trainer virtuale, insomma. Infine, consentono di condividere queste informazioni con altri utenti mediante le piattaforme social. Ciò cui forse nessuno ha ancora pensato, però, è che potrebbe essere interessante integrare tutte queste funzionalità in una app finalizzata alla scoperta di un territorio specifico, dei suoi percorsi secondari e delle sue perle nascoste. Un’idea per chi fa marketing territoriale.

Google, immagini e copyright: novità in arrivo

Cercare immagini su Google è una prassi quotidiana, complicata dal problema dei diritti d’autore. Ora Google ha introdotto nuove funzionalità che chiariscono le cose.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: il social media marketing ha messo le immagini al centro della strategia comunicativa. Lo sa bene chi gestisce, per esempio, la pagina Facebook – o il profilo Instagram, o Pinterest – di una struttura ricettiva, di un piccolo hotel, di un B&B, di un agriturismo, una cantina o un frantoio.
Bene, a tutti sarà capitato di rivolgersi all’onnipresente Google per cercare delle immagini. E magari di trovarne che fanno al caso nostro, ma di essere assaliti dal dubbio: saranno coperte da copyright? Le posso utilizzare senza il rischio di ricevere una lettera poco gentile da parte del loro autore, nel caso mi scopra? Fino ad ora l’incertezza, in questi casi, è stata la norma.
Ora, finalmente, le cose cambiano. Google ha infatti introdotto una serie di filtri nella propria ricerca per immagini, che permettono di selezionare i risultati in base al tipo di copyright da cui sono coperti. Per scoprirle, è sufficiente cliccare su “immagini” dalle opzioni, quindi “strumenti di ricerca”, infine “diritti di utilizzo”.
A questo punto si apre un menu a tendina con una serie di opzioni, relative appunto al tipo di copyright.
La prima è “contrassegnate per essere riutilizzate”, e si riferisce a tutte le immagini che possono essere usate per scopi personali o didattici
“Contrassegnate per riutilizzo commerciale” filtra invece quelle che possono essere destinate, ad esempio, a brochure promozionali.
”Contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche” prevede immagini che possono essere utilizzate per scopi personali o didattici, anche dopo essere state modificate.
“Contrassegnate per il riutilizzo commerciale con modifiche” raggruppa infine quelle che possono essere destinate ad attività promozionali, ed essere modificate a tale scopo.
Insomma, il sistema appare chiaro e semplice. E permette, finalmente, di accedere con tranquillità allo sterminato e prezioso archivio fotografico di Google Immagini.

lunedì 20 gennaio 2014

2014: tendenze e novità “social” del nuovo anno

Cosa si può aspettare chi fa social media marketing per il prossimo futuro

Se dicembre è tradizionalmente il mese dei bilanci, a gennaio è tempo di propositi e previsioni per il nuovo anno.
Proviamo quindi, pur senza avere la sfera di cristallo, ad ipotizzare quali saranno le tendenze e le novità nell’ambito dei social media per il 2014. Che potrebbe riservare molte conferme e qualche bocciatura.
Innanzitutto, appare ormai scontato che avere una presenza costante sui social network è diventato indispensabile, per una struttura ricettiva. Ciò per cui invece in molti non sono ancora attrezzati, è l’avanzata inarrestabile del mobile. Nel 2014, la maggior parte degli accessi al web avverrano da smartphone e tablet. Ne consegue che diventa cruciale dotarsi di un sito responsive, in grado cioè di adattarsi in modo automatico al dispositivo che si sta utiliizzando, al fine di ottimizzarne la visualizzazione. Con tutto ciò che questo comporta in termini di marketing di prossimità (ne abbiamo parlato qui ).
Per quanto riguarda la presenza sui social network, come abbiamo già scritto l’anno scorso diventa sempre più importante avere una pagina su Google+. Anche se il social di Mountain View, infatti, non può minimamente competere con giganti come Facebook e Twitter in termini di volume di traffico, resta comunque un volano formidabile per quanto riguarda il SEO.
Il 2014 vedrà poi, molto probabilmente, l’affermarsi delle immagini come forma di comunicazione più efficace nell’era social. Come abbiamo già avuto modo di analizzare (http://bit.ly/1eMk7qT ) in un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da una miriade di notizie, informazioni, promozioni e, in genere, stimoli visivi, ricorrere ad un immagine potente ed evocativa è spesso il modo migliore per catturare l’attenzione. Soprattutto, ancora una volta, su mobile, dove la lettura di lunghi testi è spesso scomoda.
Ma chi ci perderà, in questo 2014? Anche in questo caso, come dicevamo, non abbiamo certo la sfera di cristallo. Ma si può azzardare un’ipotesi: sotto i colpi potenti e ben assestati di Instagram, Facebook, Twitter e ora pure Pinterest con i suoi GeoPins, ovvero di tutti i social network che vantano grossi numeri e offrono servizi di geolocalizzazione, a soccombere potrebbe essere Foursquare.
Ma, come al solito, l’unico modo per scoprire se queste previsioni si riveleranno azzeccate o meno, sarà restare aggiornati.

Social Media Marketing e ROI: quali parametri tenere d’occhio?

La misurazione dei risultati è un aspetto fondamentale dell’attività di marketing, ma spesso è difficile individuare il modo in cui effettuarla. Vediamo alcune idee.

ROI, ovvero return of investment, ritorno dell’investimento. Riuscire a quantificare quanto i nostri sforzi nell’attività di social media marketing ci ripagano in termini di risultati concreti (prenotazioni, ovvero guadagno) non è sempre semplice.
Alle difficoltà già conosciute, poi, se ne aggiungono di nuove quando si decide di sbarcare su un nuovo social, ad esempio Instagram o Pinterest.
Proviamo quindi ad analizzare quali sono i parametri da tenere d’occhio ai fini del ROI, per ognuno dei principali social network.
Iniziamo ovviamente da Facebook. Oltre ai dati più ovvi, come il numero di fan e il suo andamento, rivestono una particolare importanza una serie di parametri inerenti l’engagement, ovvero il coinvolgimento, come “persone che ne parlano ogni giorno”, che include like, commenti, condivisioni, menzioni, tag alle foto. Insomma: misura quanto la community che ruota attorno alla pagina sia “viva”.
Sono poi importanti una serie di parametri “quantitativi”, come la portata totale e le visualizzazioni totali dei post, che misurano quante persone hanno visto qualcosa di inerente la pagina nel corso del tempo, e ci dà quindi un’idea della potenza di fuoco della medesima.
Su Twitter le cose sono un po’ più semplici. Anche qui, però, conviene distinguere tra parametri puramente quantitativi (numero di follower, numero di retweet e menzioni – mentre l’aggiunta ai preferiti, cioè la stellina, come sa bene chi usa il social dell’uccellino blu, su Twitter conta meno di nulla); da altri parametri che sono invece qualitativi, come la tipologia dei retweet e delle menzioni (chi li ha effettuati, in quale contesto, ecc.). L’andamento ed il successo, o meno, di hashtag creati da noi, infine, sono un buon termometro dell’efficacia del nostro lavoro da entrambi i punti di vista: quantitativo e qualitativo.
Dopo i due giganti Facebook e Twitter, vengono sicuramente i social delle immagini, esplosi nel 2013: Pinterest e Instagram. Anche nel loro caso, oltre ai soliti parametri quantitativi (numero di follower e di interazioni), occorre tenere bene a mente l’importanza degli hashtag e il modo in cui vengono usati.
Insomma, c’è da divertirsi (e da sperimentare). Non resta che mettersi al lavoro.

lunedì 13 gennaio 2014

Freeppie: il “Social Travel Network”

E’ nato da poco con l’obiettivo di “mettere d’accordo clienti e strutture”

Lanciato lo scorso novembre, Freeppie  è un “social travel network” che si pone il certo non modesto obiettivo di “mettere d’accordo viaggiatori e strutture ricettive”.
Come? Sostanzialmente, mediante un ingegnoso meccanismo che fornisce vantaggi sia ai primi, che alle seconde.
Dal punto di vista del cliente, infatti, il portale mette a disposizione un ambiente virtuale piacevole, che favorisce le interazioni sociali e soprattutto mediante il quale è possibile trasformare le recensioni delle strutture visitate, le immagini scattate e condivise e le altre attività social in badge che, sommati, forniscono poi sconti e agevolazioni presso le strutture iscritte.
Anche dal punto di vista di queste ultime, d’altro canto, i vantaggi non mancano. E’ infatti possibile inserire offerte e pacchetti, e venderli a conto praticamente zero: 1 euro di commissione per prenotazione giunta tramite il portale. Anche il sistema di recensioni pare fornire garanzie alle strutture: gli utenti devono obbligatoriamente iscriversi tramite il proprio profilo Facebook, quindi i loro commenti non saranno mai anonimi, e la struttura può rispondere ed interagire con loro.
Gli utenti con oltre 100 badge, inoltre, possono soggiornare gratuitamente, last minute, in camere rimaste invendute dalle strutture che hanno aderito all’iniziativa, ripagando poi le seconde con recensioni in tempo reale.
Insomma: il meccanismo pare per congegniato. Riuscirà Freepie a raggiungere la massa critica necessaria a pesare davvero nel web? Non resta che stare a vedere e, nel frattempo, registrarsi sul portale ed incominciare a sperimentare.

Viaggi, vacanze e Facebook: un matrimonio che funziona


Un recente studio rivela l’enorme successo dei post che parlano di vacanze, luoghi, destinazioni

A dire il vero lo si sapeva già. Ora però c’è l’ufficialità.
I post che parlano di viaggi, vacanze, destinazioni, su Facebook hanno un enorme successo. E l’argomento è uno dei più popolari sul social di Menlo Park.
Lo rivela un recente studio commissionato dagli uomini di Zuckerberg all’agenzia Sparkler su un campione di 3.000 utenti. I risultati della ricerca parlano chiaro:
- Che si tratti di foto, video o altro, il 42% del materiale pubblicato dagli utenti riguarda viaggi, week end fuori porta, ecc
- Il 52% degli intervistati ha affermato che grazie a quei post, si incomincia a sognare un viaggio ben prima di iniziare a programmarlo
- L’83% del campione ha affermato di guardare volentieri le immagini di viaggio pubblicate dei propri amici.
Percentuali importanti, che confermano e rafforzano una convinzione che avevamo già: Facebook ha una grande rilevanza nella fase in cui si inizia a pensare ad un viaggio.
Ma non solo. Dalla ricerca infatti emerge anche che:
il 91% degli intervistati afferma di voler continuare ad utilizzare Facebook anche durante il viaggio, accedendovi da mobile.
Nello stesso modo, il 97% (percentuale bulgara) dice di utilizzare Facebook per ricevere informazioni e aggiornamenti meteo mentre è in vacanza.
Il 32% pubblica immagini o news già durante il viaggio.
Insomma: l’argomento Travel per Facebook riveste un’importanza strategica. Ed è quindi altamente probabile che nel prossimo futuro da Menlo Park lancino armi di marketing apposite per questo settore. La ricerca condotta da Sparkler è infatti stata presentata a 40 clienti “top”, allo scopo di mostrare loro i probabili risultati derivanti da investimenti di marketing su Facebook.
Per i prossimi mesi, quindi, è lecito aspettarsi un affinamento degli algoritmi di targetizzazione, nonché qualche modifica nel meccanismo delle Ads e dei post sponsorizzati.
Appare evidente come tutto questo interessi anche chi gestisce la pagina fan di una piccola struttura ricettiva. Anche con l’arrivo del 2014, quindi, continuare a tenersi aggiornati resterà fondamentale.