In
una lunga lettera rivolta alle strutture presenti sul portale, il fondatore
Steve Kaufer annuncia la nuova politica contro chi vende pacchetti di
recensioni e le aziende che ne approfittano

“TripAdvisor applica una politica di
tolleranza zero verso le frodi”. E’ perentorio Steve Kaufer, fondatore del “Gufo” nel
lontano 2000, nella lunga lettera che ha inviato alle strutture presenti sul
portale di recensioni. Con chi ce l’ha? E’ sicuramente capitato a chiunque
abbia una struttura di ricevere email con proposte di “pacchetti di recensioni”
per migliorare la propria reputazione on line, ovviamente a pagamento. Ecco, se
ha qualcuno è venuta la tentazione di approfittarne, Kaufer spiega che non è il
caso. A finire nel mirino di Tripadvisor non sarà soltanto chi propone la
truffa, ma anche le strutture che ne fanno uso: “TripAdvisor intraprenderà le più rigide azioni possibili contro tali
società e contro qualsiasi struttura che, collaborando con queste aziende,
tenti di alterare i contenuti disponibili su TripAdvisor”, prosegue la
lettera.
Il
fenomeno è diffuso da anni, ma ciò che colpisce è che i piani alti di
TripAdvisor abbiano deciso di parlarne con questi toni: evidentemente, negli
ultimi tempi la cosa ha raggiunto dimensioni imponenti. Quelli del Gufo hanno
anche istituito un indirizzo a cui è possibile segnalare le proposte di
recensioni false ricevute.
Inutile
aggiungere che, se anche a qualcuno è venuta la tentazione, non ne vale davvero
la pena. La brand reputation è una delle componenti più preziose ed importanti
di un’azienda: conviene costruirla attraverso il rapporto quotidiano con i
propri clienti.
Qui
di seguito, il testo integrale della lettera:
Gentile proprietario,
le
scrivo oggi per spiegarle in che modo il team di TripAdvisor sta affrontando
uno dei problemi del nostro settore e per farle sapere come può contribuire a
risolverlo. Siamo consapevoli che alcune persone, presentandosi spesso come
ipendenti di normali imprese, contattano i proprietari delle strutture nel
tentativo di richiedere denaro. Tali soggetti promettono di poter manipolare le
classifiche di TripAdvisor e di altre piattaforme di recensioni online tramite
l’invio di recension positive e la rimozione di quelle negative. Qualcuno si
spinge persino oltre, dichiarando di intrattenere una partnership diretta con
TripAdvisor.
Questi
gruppi sono conosciuti come “società di ottimizzazione” e le pratiche da esse
utilizzate entrano in netta contrapposizione con lo spirito e con i termini di
utilizzo del nostro portale, sono immorali e spesso illegali. Riteniamo che
queste società di ottimizzazione rappresentino un rischio per i milioni di
imprese del settore turistico in tutto il mondo che conducono la loro attività
in modo legittimo e onesto. Per evitare qualsiasi fraintendimento, le confermo
che nessuna società di ottimizzazione è, e mai sarà, affiliata di TripAdvisor e
che la pratica della pubblicazione di contenuti non autentici e non provenienti
dai viaggiatori si oppone nettamente ai principi su cui si fonda la nostra
azienda. Il nostro team responsabile per l’integrità dei contenuti si impegna a
fondo per garantire parità di condizioni per tutte le strutture su TripAdvisor,
in modo che competano esclusivamente in base ai servizi offerti ai viaggiatori.
TripAdvisor
intraprenderà le più rigide azioni possibili contro tali società e contro
qualsiasi struttura che, collaborando con queste aziende, tenti di alterare i
contenuti disponibili su TripAdvisor. Non di rado, i proprietari hanno
dichiarato di aver usufruito una volta dei servizi di queste aziende e, in
seguito, di aver subito tentativi di ricatto, estorsione e frode finanziaria
quando hanno cercato di interrompere la collaborazione. Una volta violate le leggi,
non si ha più la possibilità di esserne protetti e questi spregiudicati
individui, attivi nel settore dell’ottimizzazione, ne sono a conoscenza.
La
buona notizia è che siamo molto bravi a individuarli. Il nostro team di
indagine utilizza tecniche e strumenti di investigazione avanzati, simili a
quelli utilizzati nei settori bancario e finanziario, per individuare
l’attività delle società di ottimizzazione di tutto il mondo. TripAdvisor
applica una politica di tolleranza zero verso le frodi. Solo nel 2015 abbiamo
identificato, indagato e cessato l’attività di oltre 30 siti di ottimizzazione
e continueremo a perseguire tali società finché rappresentano un rischio per la
nostra community.
Il
nostro impegno è incessante perché sappiamo che, come noi, molti proprietari di
strutture turistiche desiderano un sistema autentico, che consenta di lavorare
in modo equo e giusto. Sappiamo anche che, con il suo aiuto, possiamo diventare
ancora più efficienti nel fermare queste attività. Ed è qui che chiediamo la sua
collaborazione.
Se è
stato contattato da società che le offrono l’opportunità di scalare le
posizioni in classifica, che forniscono contenuti o recensioni sul profilo
della sua struttura o qualsiasi altra attività che violi le norme di
TripAdvisor, la invitiamo a informarci. Qualsiasi informazione fornita, di
qualsiasi entità, può essere utile alle nostre indagini. Tutte le segnalazioni,
che saranno mantenute riservate, dovranno pervenire al team responsabile
dell’integrità dei contenuti, che si occuperà delle indagini. Con il suo aiuto,
possiamo continuare a migliorare tutti i servizi offerti da TripAdvisor ai
viaggiatori.
Per
segnalare una società di ottimizzazione o un contatto da parte di tali aziende,
i proprietari possono utilizzare le funzionalità del Centro per i proprietari
di TripAdvisor, selezionando “Segnalate la pubblicità fraudolenta” nella scheda
di gestione delle recensioni del Pannello di gestione. Inoltre, è possibile
segnalare una circostanza simile inviando un’e-mail all’indirizzo fightfraud@tripadvisor.com.
Quando segnala i dettagli del contatto da parte di una società di
ottimizzazione, la invito a inserire il maggior numero possibile di
informazioni e ad allegare eventuali email o richieste ricevute al fine di
aiutare il nostro team di indagine incaricato di esaminare tutte le
segnalazioni pervenute da parte della community.
Steve
Kaufer