martedì 24 marzo 2015

Google Trust: più fatti e meno link

Il motore di ricerca starebbe lavorando a un algoritmo in grado di premiare i siti che contengono dati di fatto e verità, piuttosto che molti collegamenti

Più fatti, meno link. Si può riassumere così, la filosofia che sta alla base dell’ultima novità made in Mountain View. La notizia è stata lanciata da New Scientist, e si basa su questo documento  redatto da sette ricercatori Google. Lo studio, il cui titolo è traducibile con “La conoscenza basata sulla fiducia – Stimare l’attendibilità delle fonti sul web”, indaga l’attendibilità di 5,6 milioni di siti e 119 milioni di pagine web incrociandone i contenuti con un database di 2,8 miliardi di “fatti” reali. L’idea è semplice: più una pagina contiene dati di fatto e verità, più guadagna fiducia e meglio viene posizionata sul motore di ricerca.
I link, in realtà, continueranno a pesare sul posizionamento di un sito. Soltanto, probabilmente lo faranno un po’ meno. Oltre ai fatti, del resto, come abbiamo già scritto qui, stanno acquisendo sempre maggior peso la semantica di un testo e la qualità della scrittura. Anche l’autorevolezza che un autore ha conquistato nel tempo sembra incidere sulla visibilità di un contenuto.
Insomma: l’algoritmo di ricerca Hummingbird punta evidentemente a mixare un cocktail di fattori al fine di dare visibilità ai siti che lo meritano davvero. La strada dei contenuti di qualità aperta anni fa, a quanto pare, procede spedita. Non resta che tenerne conto nelle pagine del sito web della nostra struttura.

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