lunedì 8 febbraio 2016

Facebook, arriva il nuovo algoritmo per il News Feed

Non conta più solo il numero delle interazioni, ma anche la qualità dei contenuti
Come fa Facebook a capire quali sono i contenuti più interessanti da mostrare ad ogni suo utente, in base allo storico delle connessioni (grafo sociale) di questo? Fino a un po’ di tempo fa, l’indicatore giudicato più attendibile era il numero di interazioni (commenti, like, condivisioni). Ma è un indicatore insufficiente. Spesso, infatti, gli utenti possono trovare interessante un contenuto, spenderci del tempo a leggerlo interamente o addirittura salvare il link sul proprio pc, senza interagire su Facebook.
Zuckerberg e i suoi lo sanno, e infatti già da tempo sono andati oltre, e hanno iniziato a misurare il tempo che gli utenti trascorrono su un link come indicatore del fatto che quel contenuto sia interessante per loro, anche se non vi interagiscono. Ora c’è di più: grazie al lungo lavoro del Quality Panel (un gruppo di professionisti della comunicazione pagati per stare su Facebook e capire quali contenuti funzionano di più) oltre che di gruppi di utenti selezionati e monitorati in giro per il mondo, Facebook ha affinato gli strumenti che gli consentono di capire quali post interessano di più le persone, e quindi meritano di ricevere più visibilità. La ricetta esatta del nuovo algoritmo è ovviamente segreta, ma da Menlo Park si sono premurati di far sapere agli amministrazioni delle Pagine che il nuovo algoritmo, anche se nella maggior parte del casi passerà inosservato, potrebbe causare qualche modifica nella visibilità dei post. Ovvero: i post di qualità (leggi: più interessanti per gli utenti) verranno “spinti” nel News Feed e riceveranno maggiore visibilità.

Quanto basta per ribadire ancora una volta la regola aurea: i contenuti di qualità sono quelli che pagano. Meglio se contengono qualcosa di unico, che possiamo raccontare solo noi.

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