I
migliori consigli per scattare foto coinvolgenti e virali sul social delle
immagini, suggeriti da professionisti del settore
La foto perfetta non esiste. Ma la ricerca
di quella che buca lo schermo e spinge gli utenti di Instagram a premere il
“cuoricino” o a condividerla è incessante, e coinvolge chiunque faccia
comunicazione social per la propria azienda.
Ecco
allora che il magazine on line Quarz
ha chiesto ad alcuni esperti quali
sono le pratiche migliori da seguire per ottenere foto “che spaccano” sul
social delle immagini in stile Polaroid.
Innanzitutto,
è meglio non usare l’app di Instagram per scattare le foto. Le app native della
fotocamera su ogni dispositivo sono, in genere, migliori: permettono ad esempio
di zommare (anche se sempre di zoom digitale si tratta). Meglio quindi
ricorrere a queste per scattare le foto. Esistono poi app, come Camera+
per iPhone, che consentono di correggere i difetti delle foto e migliorarle
ulteriormente.
Ci
sono poi le sane, vecchie regole di
composizione che vengono insegnate come l’abc della fotografia ad ogni
corso, e che è bene non scordare neanche su Instagram. Parliamo innanzitutto
della regola dei terzi, fondamentale soprattutto nel ritrarre paesaggi:
consiste nell’applicare idealmente allo schermo due linee verticali e due
orizzontali, in modo da suddividerlo in nove quadrati, e fare quindi scatti in
cui gli elementi salienti del panorama siano posizionati in corrispondenza
delle linee o, meglio, delle loro intersezioni
(ad un terzo dello schermo, appunto). La regola dei terzi, fondamentale quando
fotografiamo un paesaggio, trova però delle eccezioni in altri ambiti, per
esempio quando l’aspetto simmetrico dell’immagine è rilevante, come in un primo
piano di un volto: in questi casi conviene ignorarla e posizionare gli elementi
principali, come gli occhi, al centro
dello schermo.
Ecco
poi un consiglio banale, ma che viene spesso ignorato: scattate molte foto. I fotografi professionisti fanno centinaia di
scatti per ottenerne una manciata di buoni: se così si comportano loro, che
sono appunto professionisti, a maggior ragione lo stesso dovrebbe fare chi
professionista non è.
Il
lavoro di post produzione, poi, è
importante anche per le foto da pubblicare su Instagram. A riguardo, esistono
app che, pur senza raggiungere il livello di Photoshop, permettono comunque di
migliorare notevolmente gli scatti originali: si va da Snapseed per
eliminare le ombre fastidiose, a VSCO Cam per correggere i colori, a TouchRetouch per eliminare un oggetto dalla foto.
Anche
i celeberrimi filtri di Instagram rischiano ormai di apparire banali e
superati. Meglio sperimentarne di nuovi, come quelli di Rookie o Fadie.
Ricordando che per i filtri la regola aurea è mai apparire eccessivi. Se un filtro leggero può fare bene alla
foto, uno troppo pesante rischia di rovinarla.
Ma la
la vera regola aurea, per ogni azienda, è scoprire cosa piace al propri utenti\clienti, e pubblicare immagini di
conseguenza. A tale riguardo, se esistono parametri generali (ad esempio, le
foto in cui predomina il blu
ottengono in media più cuoricini di quelle in cui prevale il rosso), ogni
azienda ha un proprio pubblico, con dei gusti specifici. E per scoprirli, non
resta che sperimentare, indagare e, perché no, chiedere.
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