martedì 30 giugno 2015

Inbound marketing: cos’è e come farlo

Costituito dall’insieme delle tecniche utilizzate per farsi trovare dai potenziali clienti, è la frontiera odierna del social media marketing

Il termine suona un po’ esotico ai non addetti ai lavori, ma per chi è “sempre sul pezzo” si tratta del tormentone dell’anno: parliamo dell’imboud marketing. Di cosa si tratta? A prima vista, niente di nuovo: il termine indica una modalità di marketing imperniata sulla capacità di farsi trovare spontaneamente dai potenziali clienti mediante l’intercettazione dei loro desideri\bisogni, e non più tramite meri messaggi promozionali come nel marketing tradizionale. Come dicevamo, non sembra nulla di rivoluzionario. Ma il modo in cui l’insieme di tecniche ormai mature viene oggi miscelato utilizzando SEO, analisi della domanda (consapevole e latente), definizione del target, social media marketing e ottimizzazione del sito ai fini di engagement, fa la differenza. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Partiamo da una considerazione preliminare: i messaggi pubblicitari classici funzionano sempre meno perché gli utenti ne sono sempre più bombardati (anche sui social), il livello di attenzione scende continuamente e la saturazione delle bacheche avviene sempre prima. L’inbound marketing ribalta la questione: non si parte più in quarta “strillando” la propria mercanzia al potenziale cliente, ma si fa in modo che sia lui a trovarci, perché naturalmente attratto da ciò che stiamo offrendo.
Come ogni piano di marketing, anche quello basato sull’inbound, per essere efficace, parte da una definizione il più possibile precisa del target di riferimento mediante l’analisi della domanda. Abbiamo visto in passato quali sono gli strumenti per analizzare sia quella consapevole che quella latente . Di particolare rilevanza è poi capire quali sono gli spazi on line dove i potenziali clienti si riuniscono per parlare tra di loro: blog, forum, Pagine e Gruppi su Facebook, altri social network.
L’analisi del comportamento del potenziale cliente nel suo “ambiente naturale” dev’essere il più possibile accurata: è bene mettersi all’ascolto per carpirne bisogni, problemi e desideri. Soltanto dopo questa fase, mediante l’utilizzo delle corrette parole chiave, è opportuno incominciare a divulgare i propri contenuti sul sito, sul blog, sui social, sulle landing page. Il segreto e restare sempre customer oriented, porsi quindi come soluzione ad un problema o soluzione ideale per la realizzazione di un desiderio. Il ricorso a campagne promozionali è senza dubbio auspicabile per aumentare il pubblico dei propri messaggi: avendo definito target, bisogni e parole chiave, effettuarne di efficaci non dovrebbe a questo punto costituire un grosso problema. Non meno importante è avere un sito user friendly (anche da mobile), rapido nel caricarsi e dotato di call to action efficaci, soprattutto nel caso di landing page.
Come si è visto, insomma, nulla di rivoluzionario: semplicemente, il naturale trascorrere del tempo ha reso alcune tecniche di social media marketing più mature e ne permette oggi un utilizzo più consapevole, volto ad accrescere l’efficacia della promozione on line della propria attività.

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