lunedì 16 febbraio 2015

Twitter trova l’accordo con Google: tweet tra i risultati delle SERP

Il social dei cinguettii e il colosso di Mountain View insieme per far apparire i tweet tra i risultati del motore di ricerca

Nei piani alti di Twitter si mugugnava da tempo. Prima il sorpasso da parte di Instagram per quanto riguarda il numero di utenti. Sorpasso che ha tra l’altro riportato alla luce un problema cronico del social dei cinguettii: al di là dello zoccolo duro di twittatori storici ed incalliti, c’è un grande numero di account inattivi, che in alcuni casi non hanno mai twittato. E il numero totale degli iscritti fatica a crescere. Poi, come se non bastasse, è arrivata la tegola delle dichiarazioni di Dick Costolo (qui ), che di Twitter è chief executive, a rigirare il coltello nella piaga del fenomeno troll e haters: “troppi attacchi on line, ormai siamo lo sfogatoio di violenti e frustrati”, dichiara Costolo. Che poi prosegue: “siamo incapaci di fermare i troll, me ne vergongo”. Un fenomeno che, tra l’altro, avrebbe il poco desiderabile effetto collaterale di allontanare una fetta considerevole di utenti.
Di fronte ad un quadro del genere, è legittimo chiedersi se valga la pena investire tempo per inserire Twitter nel piano di social marketing della propria struttura. E la risposta continua ad essere sì. Per superare le varie magagne, e soprattutto per far crescere il numero di utenti, Costolo e soci hanno infatti puntato al bersaglio grosso: Google. L’accordo stipulato col colosso di Mountain View prevede infatti che i tweet compariranno nelle SERP, ovvero nei risultati del motore di ricerca. Nei piani di Twitter, è questo il modo migliore per attirare nuovi utenti. Dal punto di vista di chi fa social media marketing, tutto ciò si traduce in un nuovo motivo per cinguettare: la visibilità. Via dunque ai tweet, usando le parole giuste per finire nelle SERP di Google.

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