lunedì 7 aprile 2014

Gogobot: un nuovo gigante nel mondo dei siti travel?


Iniziare e portare a termine la pianificazione di un viaggio su un unico portale è lo scopo della piattaforma. Si può fare?

Le parole di Travis Katz, CEO di Gogobot, sono chiare: “La vera ragione è che ancora vediamo un enorme punto critico da risolvere per ottimizzare l’esperienza dell’utente. Google dice che la maggior parte degli utenti visita almeno 32 siti per organizzare un viaggio. Il nostro obiettivo è di abbattere quel numero.”
Nato quattro anni fa, Gogobot (http://www.gogobot.com) è un portale travel ed ha registrato numeri da record nel 2013, con 15 milioni di visite, +115% rispetto all’anno precedente. Ha lanciato le Gogobot Tribes, community di utenti definite per aree di interesse: avventura, arte e design, lusso, famiglia, zaino in spalla, nightlife. In questo modo gli utenti uniti dalla stessa filosofia di viaggio si possono scambiare pareri, impressioni, consigli, informazioni. E di recente Gogobot ha puntato tutto su un nuovo megamotore di ricerca che amplia ulteriormente la dimensione social del portale: connessioni sociali, recensioni, riprova sociale, fotografie, consigli e possibilità di verificare la disponibilità e prenotare anche da mobile si mescolano in un ambiente estremamente organico e variegato.
Quelli di Gogobt sostengono che grazie alle Tribes e al megamotore la ricerca non è mai stata così personalizzata, e quindi efficace. Lo scopo finale è chiaro: iniziare e portare a termine la pianificazione di un nuovo viaggio restando all’interno del portale. E’ davvero possibile? Difficile rispondere, per ora, ma una constatazione è innegabile: si tratta di una tendenza che accomuna Gogobot alle altre grandi piattaforme travel come Tripadvisor, Trivago, Kayak. La domanda, nonché il dubbio legittimo per chi gestisce una struttura ricettiva, magari di piccole dimensioni è: in questo modo non finiscono con l’essere avvantaggiate solo le OTA? Il rischio pare concreto e come sempre, per cercare di contrastare questi giganti, la strada è una sola: restare sul pezzo, restare aggiornati e soprattutto puntare sulla formazione.

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