venerdì 25 gennaio 2013

La rivoluzione di Facebook: il Graph Search


E’ pronto il nuovo motore di ricerca del re dei social network: cosa cambia per il marketing turistico?

Rivoluzione in casa Facebook: la scorsa settimana, il popolare social network ha lanciato il proprio innovativo motore di ricerca interno, denominato Graph Search. Si tratta probabilmente della novità più rilevante dai tempi dell’introduzione della Time Line. Cerchiamo di capire in cosa consiste, e cosa può comportare per chi fa marketing tramite una fan Page.
Graph Search è al momento disponibile per un limitato numero di utenti statunitensi, ma in breve sarà accessibile a tutti. Si tratta di un vero e proprio motore di ricerca che consente di effettuare ricerche molto dettagliate all’interno di Facebook. Sarà possibile, in pratica, effettuare ricerche per persone, aziende, luoghi, interessi, inserendo una o più parole chiave, proprio come accade oggi con Google. L’aspetto rivoluzionario del Graph Search, rispetto ai classici motori di ricerca, consiste nel fatto che permette di eseguire ricerche mediante un lessico molto naturale ed intuitivo per l’utente. Se, per esempio, un utente inserisce nel motore di ricerca la frase “i miei amici che hanno i miei interessi”, e tra gli interessi di quell’utente Facebook sa che compaiono, per esempio, “enogastronomia”, “trekking” e “vino”, Graph Search mostra nei risultati tutti gli amici che condividono quegli stessi interessi.
Fin qui è legittimo pensare “bello”, ma nulla più. Molto più interessante, però, è una ricerca effettuata per luoghi. Se infatti l’utente digita per esempio “ristoranti a Milano che piacciono ai miei amici”, tra i risultati compaiono le Fan Page di quei ristoranti milanesi che hanno ricevuto il “mi piace” dagli amici dell’utente. Se la ricerca è “Hotel in Liguria che piacciono ai miei amici e ai loro amici”, i risultati mostrano le Fan Page degli hotel della riviera ligure che a cui non solo gli amici, ma anche gli amici degli amici, hanno messo il like. Inutile sottolineare come il discorso si faccia decisamente più intrigante.
Ma dove risiede, nel dettaglio, l’aspetto rivoluzionario del Graph Search? Consiste, in sostanza, in un vero e proprio ribaltamento dei principi su cui Facebook si basa per incentivare gli utenti a creare connessioni. Finora, infatti, il marketing sul social network ha fondato il proprio successo sulla capacità di intercettare la cosiddetta domanda latente: se anche in un preciso momento un utente non è interessato a fare una vacanza in Liguria, il fatto di notare che un proprio amico ha cliccato “mi piace” ad un hotel ligure, è un ottimo incentivo a tenere in considerazione quell’hotel per il momento in cui sarà ora di andare in Liguria, perché ci si fida del parere dei propri amici, e perché quel “mi piace” esprime un apprezzamento disinteressato, e quindi sincero (concetto di riprova sociale). E’ un ottimo sistema, ed il successo del social marketing lo testimonia. Il suo problema è che si basa appunto sulla domanda latente, non intercetta cioè (o lo fa in piccola parte) i bisogni immediati dell’utente.
Il Graph Search va invece proprio in questa opposta direzione, ovvero intercetta la domanda consapevole, i bisogni degli utenti nel momento preciso in cui si manifestano.
Cosa cambia per chi fa marketing su Facebook? Premesso che occorrerà attendere il momento in cui il Graph Search sarà disponibile anche da noi per esplorarne e comprenderne appieno le funzionalità, un aspetto appare evidente: costituisce un ottimo motivo in più per continuare a far conoscere la propria struttura su Facebook, incentivando le interazioni, i commenti e i “mi piace” da parte dei clienti-fan. Il risultato non potrà che essere un ulteriore guadagno in termini di visibilità per la propria attività.

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