venerdì 21 dicembre 2012

Mobile e accessi al sito, un po’ di chiarezza

Sito mobile, app nativa, web app: termini tecnici spesso utilizzati in modo un po’ confuso. Ma quali sono le differenze?

Sito mobile, app nativa, web app: termini sempre più diffusi. E con cui, almeno una volta, ha avuto a che fare chiunque si sia occupato di rendere accessibile il sito della propria struttura anche da dispositivi mobili. Spesso, tuttavia, la terminologia viene impiegata in maniera poco precisa, e si genera confusione. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono caratteristiche, pro e contro delle diverse soluzioni.
Innanzitutto, un passo indietro. Come abbiamo già scritto (http://pro-muoviti.blogspot.it/2012/11/mobile-e-accessi-al-sito-della-nostra_22.html) è in netto aumento la tendenza ad accedere ad Internet da dispositivi mobile. Anche da parte di turisti in cerca di soluzioni immediate nelle vicinanze: ristoranti, B&B, agriturismi, hotel. Il problema, è che spesso il sito tradizionale non è navigabile da mobile, o lo è in modo molto scomodo. Oltretutto, Google ha da tempo introdotto nel proprio motore di ricerca un algormitmo che riconosce se ad effettuare l’accesso è uno smartphone o un tablet, e classifica di conseguenza i risultati ponendo ai primi posti i siti ottimizzati per una navigazione da mobile.
Ma quali sono le soluzioni per ottenere un risultato efficace ed accattivante? Come detto, ce ne sono tre: sito mobile, app nativa e web app. Vediamole nel dettaglio.
Sito mobile. E’ la soluzione tecnicamente più semplice (e più economica). In pratica, si tratta di una versione rivista del sito tradizionale, modificato in modo da essere maggiormente fruibile da smartphone o tablet. Spesso, quindi, il layout viene “stirato” ed allungato per essere comodamente scrollabile, con il testo al centro e le immagini principali ai lati, immediatamente visualizzabili. Tra i “pro” del sito mobile, rietra senza dubbio il fatto che non è necessario installare nulla sul dispositivo. Inoltre, non ci si deve affidare ai market on line (come App Store o Google Play) e non si deve sottostare al loro giudizio ed alle loro politiche. Il sito mobile, infine, è compatibile con più piattaforme, e lo sono anche gli aggiornamenti. Tra i “contro”, spicca innanzitutto il fatto che il sito non è disponibile off line: senza connessione, non vi si può accedere. Essendo poi unico per tutte le piattaforme, costituisce un compromesso che non permette di sfruttare appieno la cosiddetta “user experience”, differente per ogni famiglia di dispositivi, Apple, Android e Microsoft. Come ben sa chi utilizza uno smartphone o un tablet, ognuna di queste famiglie offre esperienze d’uso differenti, a cui ci si abitua e cui si rinuncia malvolentieri. Il sito mobile non permette di accedere a tutte le caratteristiche d’uso del proprio dispositivo, perché non “veste i panni” del sistema operativo ospite.
Applicazione nativa. E’ la soluzione tecnicamente più elegante e, sotto molti aspetti, migliore. Si tratta di una vera applicazione scaricabile dai vari Market (per esempio App Store) ed installabile sul proprio dispositivo. Essendo progettata appositamente per dispositivi mobile, offre un’esperienza d’uso di primo livello. E’ inoltre personalizzabile in base ai diversi ambienti operativi (iOs, Android, Windows Phone). Consente di salvare dati ed informazioni dell’utente (per esempio la sua e mail). Permette infine di inviare a quest’ultimo notifiche “push” (notifiche che giungono in tempo reale al destinatario, anche se l’applicazione sul dispositivo di quest’ultimo è chiusa). Tra i “contro” dell’App nativa, si sottolinea senza dubbio la necessità di realizzarne una versione per ogni piattaforma, o almeno per le più utilizzate, che ad oggi sono essenzialmente iOs (per i dispositivi Apple come iphone e ipad) ed Android (per tutti i dispositivi che utilizzano questo sistema operativo, come gli smartphone Galaxy di Samsung o il tablet Nexus di Google). Nettamente meno utilizzata al momento la piattaforma Windows Phone di Microsoft, sebbene al centro di un tentativo di rilancio tramite la partnership con Nokia (i nuovi smartphone della serie Lumia).
Web App. Si tratta di una soluzione che si potrebbe definire “ibrida” tra le prime due, e che permette di unire i vantaggi della prima con quelli della seconda, riducendo al contempo i “contro” ed i costi rispetto alla realizzazione di una app. E’ infatti possibile realizzare App che integrano internamente o si connettono esternamente ad applicazioni Mobile Web, al fine di ottimizzare i costi e prendere il meglio dai due mondi. La natura sempre online dell’iPhone fornisce un ambiente in cui la linea di separazione tra un’applicazione webapp ed un’applicazione nativa diventa molto sfocata. E’ possibile inoltre convertire le applicazioni web in applicazioni native per iPhone o per altre piattaforme. L’approccio ibrido è quindi una miscela perfetta: è possibile realizzare un’applicazione web e rilasciarla senza passare attraverso il processo di approvazione della Apple. A partire dall’applicazione web, è d’altra parte possibile realizzare un’applicazione nativa e sottoporla al processo di approvazione della Apple.Riassumendo, quindi, una web app si presenta come un app nativa, si utilizza in navigazione come un sito web ed è ottimizzata per l’utilizzo via mobile. E, last but non least, presenta una miscela di soluzioni tecniche e costi di realizzazione che la rendono la soluzione ideale per strutture medio-piccole, specialmente in questi tempi.

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