martedì 2 settembre 2014

Foursquare si sdoppia: quale futuro?

Al termine di una crisi di numeri, il “geosocial” si moltiplica in due app distinte. Basterà?
Foursquare è un nome storico nell’universo del social network. In particolare, nella sottogalassia dei geosocial, ovvero di quelle piattaforme studiate per essere utilizzate da mobile, tramite app, e che si fondano su geotag e ricerche di prossimità, quindi sulla localizzazione tramite gps.
Mai particolarmente diffuso in Italia, è stato tuttavia apprezzato nel mondo anglosassone, dove una comunità di utenti affezionati e molto attivi hanno contribuito al suo successo. Nel momento di massima diffusione, nel 2012, Foursquare aveva 50 milioni di utenti nel mondo. Diverse sue funzioni sono state più o meno copiate da colossi come Google+ o Facebook. Ad un certo punto, però, la cose hanno smesso di andare per il verso giusto. A partire dal 2013, c’è stato un lento ma costante declino di utenti e di check-in.
Per cercare di contrastare questa tendenza, si è deciso di sdoppiare la app in due. Quella originaria di Foursquare ha perso molte delle caratteristiche che l’hanno resa celebre: non si più più fare check-in, e non si ottengono più badge o altri premi fedeltà. In compenso, si possono ancora raccomandare posti, piatti specifici o attività (tips). La parte “ludica” del social è stata trasferita in toto su una app nuova di pacca: Swarm. Qui l’utente abituato al vecchio Foursquare può ritrovare in sostanza buona parte delle funzioni della vecchia app. L’idea di base, come ha spiegato Jon Steinback, manager di Foursquare, è questa: “Quando cerchi un posto per andare a cena cerchi qualcosa che soddisfi i tuoi gusti. Quando cerchi un posto per andare a bere qualcosa dopo cena stai cercando un posto per incontrarti con gli amici. Questa, in poche parole, è la storia di Swarm e di Foursquare “.
Swarm, per il momento, pare funzionare: è all’undicesimo posto tra le app più scaricate dall’App Store, e anche su Google Play le cose vanno bene. Anche la app di Foursquare pare conoscere una seconda giovinezza. La domanda è: durerà? Impossibile rispondere oggi, ma una cosa è certa: Foursquare (e il suo clone Swarm) è ancora vivo, e chi gestisce una struttura ricettiva fa bene a tenerlo in considerazione.

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