giovedì 24 marzo 2016

Ecco Vento, la pista ciclabile di 679 chilometri tra Venezia e Torino

La realizzazione del progetto di cicloturismo, realizzato dal Politecnico di Milano, costa 80 milioni di euro e dà vita alla più lunga pista ciclabile italiana

Ven-To, come Venezia-Torino. Ma anche come brezza, perché il costo totale per la sua realizzazione è così contenuto da essere appunto leggero come la brezza. E’ quanto afferma chi ha realizzato il progetto, ovvero il Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano.
L’obiettivo è dare vita alla più lunga pista ciclabile italiana, nonché una delle più lunghe d’Europa. L’itinerario include Milano e città d’arte come Ferrara e Mantova, oltre ad innumerevoli centri minori ricchi di storia, cultura, bellezze paesaggistiche e tradizioni enogastronomiche. Il ritmo slow del cicloturismo è l’ideale per assaporare le perle nascoste di antiche realtà rurali e delle numerose aree naturali protette presenti lungo il percorso, molte delle quali fluviali.
Secondo il Politecnico, il 15% dell’itinerario è già pedalabile in tutta sicurezza. Un ulteriore 42%, pari a 284 chilometri, lo diventerebbe “con semplici e decisivi cambi di alcune regole d'uso di argini, strade vicinali, sentieri, strade non più o raramente utilizzate”. L’uso ciclabile degli argini è già diffuso lungo l’Adige, nonché lungo fiumi europei quali la Drava, il Danubio, l’Elba. A richiedere interventi importanti sarebbe solo il 21% del percorso, pari a 145 chilometri, per una spesa di 61 milioni di euro che porta il costo totale a 80 milioni: una cifra che, considerata la portata dell’opera, appare davvero “leggera come la brezza”, come affermano al Poli.
Il cicloturismo alimenta economie locali e genera posti di lavoro. Il Germania, sostiene lo studio, dove l’indotto è di 3,9 miliardi all’anno, metà della spesa del cicloturista è per alloggio e ristorazione, con disponibilità a compiere deviazioni fino a 5 chilometri dall’itinerario per raggiungere la meta desiderata, il che genera una fascia di territorio coinvolto davvero ampia. E’ stato calcolato che all’interno di questa fascia, lungo il percorso di Vento, si trovano oltre 6500 attività tra bar e ristoranti, oltre 900 strutture ricettive e 30.500 aziende agricole. Per fare un paragone con altre realtà europee, in Francia gli occupati nel settore cicloturismo sono 16.500, in Austria 7.500.
Di seguito, il video con i rilievi e lo studio di fattibilità.



Le OTA al contrattacco: vietare la rate parity è illegale

Dopo aver presentato ricorso in Francia, ora chiedono al Parlamento italiano di abolire la legge del DDL Concorrenza che la proibisce

Vietare la rate parity è illegale. E’ quanto afferma l’Ettsa, l’associazione europea delle OTA e dei GDS, secondo la quale la legge sarebbe “incompatibile con i Trattati UE e le regole sulla concorrenza dell’Unione europea”, oltre a rendere impossibile operare per i grandi portali on line.
La richiesta ufficiale di abrogare la relativa legge all’interno del DDL Concorrenza è arrivata in seguito all’approvazione del testo alla Camera dell’ottobre 2015, che a sua volta ha seguito la strada maestra tracciata dal Parlamento francese. Non a caso, l’Ettsa ha presentato una richiesta simile anche Oltralpe.
Nel suo comunicato l’Ettsa espone punto per punto le ragioni che l’hanno portata a fare richiesta ufficiale al Parlamento, tra le quali spicca un [la legge] sarebbe “incompatibile con i Trattati UE e le regole sulla concorrenza dell'Unione europea”. Il che sarebbe quantomeno curioso, giacché è lo stesso motivo che ha spinto associazioni dei consumatori, Federalberghi e infine il Parlamento stesso a chiedere l’abolizione della rate parity.

Insomma, non resta che seguire gli sviluppi, anche se questa volta la strada per le OTA sembra essere in salita. Nel frattempo, come abbiamo più volte ribadito, le strutture e le piccole attività possono e devono perseguire la strada maestra della disintermediazione dei rapporti con i clienti, anche e soprattutto mediante un piano di social media marketing turistico strategico.

lunedì 7 marzo 2016

A Casale il convegno “Cicloturismo e sviluppo del territorio”

Si terrà martedì 15 marzo nella cornice della Fiera di San Giuseppe e vi parteciperà Maurizio Vellano che parlerà di Italia Slow

Il titolo è decisamente esplicativo: “Cicloturismo e sviluppo del territorio”. Si tratta del convegno che si terrà martedì 15 marzo a Casale Monferrato, presso la sala conferenze della storica Fiera di San Giuseppe.
Promosso da Fiab Monferrato AmiBici, Associazione aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus che conta più di 140 Associazioni sparse in Italia con più di ventimila iscritti, il convegno si svolgerà in due parti: una preserale, dalle 18.30 alle 20.00, dedicata alle testimonianze di viaggi in bicicletta in giro per il mondo, nonché alla bike-economy e all’indotto che può creare. La seconda parte, dalle 21.00 alle 23.00, sarà dedicata ai progetti per lo sviluppo del cicloturismo e alle proposte per la creazione di una maggiore consapevolezza sulle opportunità economiche che tale sviluppo porterebbe al territorio Monferrino. E tra gli altri interventi ci sarà quello di Maurizio Vellano, che parlerà dei portali Italia Slow  e Monferrato Outdoor, nonché delle opportunità offerte dalle Ebike per il cicloturismo.
«Lo slogan che amiamo di più è “PedaliAmo il Monferrato”, quello che vorremmo è che il nostro bel Monferrato diventi sempre più luogo di biciclette», affermano gli organizzatori. Un territorio, il Monferrato, che può offrire diversi livelli di difficoltà cicloturistica; dalle distese pianure delle Terre d’Acqua del Vercellese alle prime dolci colline ai piedi del grande Fiume Po, con la sua vocazione di grande arteria ciclabile, fino agli irti colli verso l’Astigiano o la Valle Cerrina, tra natura e paesaggi incontaminati, un grande patrimonio Unesco assolutamente da valorizzare e da promuovere.
Di seguito, il programma completo dell’evento:

PRIMA PARTE CONVEGNO
18,30 – 20.00
Moderatore Riccardo Revello; Presidente Fiab Monferrato AmiBici
Adalberto Cravero – Ciclo viaggiatore su velocipede a energia fotovoltaica – Sun Trip Expo 2015 Italia-Kazakistan (Milano –Astana) un viaggio di 7.000 km
Matteo Gatto e Renato Scarrone – Gruppo Mtb “ Il Vento Tra le Ruote” Viaggio in bici in Patagonia per solidarietà: testimonianze del cicloturismo estremo”
Monica Deambrosis –Bed & Breakfast “Adele” Occimiano –Albergabici e la recettività del cicloturista
Gianluca Pagella – Ditta Gianaggiusta” Bike working – Inventarsi un lavoro in bicicletta; ciclo officina viaggiante, riparo a domicilio
Davide Gho – Ostello di Alessandria – Dal Cicloturismo al Laboratorio Sociale
Francesco Ferrero – Bike Messenger Milano – In Città la consegna dei pacchi in bici è meglio, ecologica e veloce
Claudio Bagni – Bike Comedy Cycling Club – “La Gravelata” e la “Monsterrato” per il Ciclismo Storico su strade bianche in Monferrato
Alessandra Topi – Bed & Breakfast “Il Cortiletto” Casale MTO – L’ospitalità del Cicloturista a Casale Monferrato
Nell’intervallo tra la prima parte e la seconda parte del Convegno saranno proiettate le immagini del Concorso Fotografico “La Bicicletta in Monferrato” tenutosi il 11 luglio 2015 presso Villa Maria alla Colma di Rosignano, residenza estiva del noto pittore divisionista del ‘800 Angelo Morbelli, Concorso dedicato proprio al figlio del pittore, Alfredo Morbelli.
Il Concorso fotografico prossimo, Promosso da Fiab Monferrato AmiBici in collaborazione con l’Associazione culturale “Amis d’la’ Curma” e il Comune di Rosignano Monferrato, si terrà, per il 2016, il 9 di luglio.
#Nonsolobicicletta!
Alle ore 20.30 Ospiteremo gli amici del Nordic Walking Vallecerrina per un intervento che propone un’altra attrattiva turistica del nostro Monferrato; le escursioni a piedi, di facile accesso a tutti, nello scenario di un territorio ricco di tradizioni rurali e di paesaggi e natura incontaminata.

SECONDA PARTE CONVEGNO: 20.45 – 23.00
Moderatore Massimiliano Francia; Giornalista de “Il Monferrato”
Giorgio Ceccarelli – Coordinatore FIAB Nord Ovest (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) – Prospettive e strategie della Rete Ciclabile del Nord Ovest
Daria Carmi – Assessore Comune di Casale MTO – Visioni Ciclistiche, fra Mobilità e Turismo
Mauro Cattaneo – Assessore Comune di Alessandria – Il Progetto Alessandria, Città delle Biciclette
Andrea Cerrato – Assessore Comune di Asti – Candidatura del Monferrato a European Community of Sport 2017; Cicloturismo e Sport open Air
Giulietta Pagliaccio – Presidente nazionale FIAB Onlus – Cicloturismo; è Economia Bellezza!
Marcella Bono – ATL Alexala – co-responsabile Progetto “Piemonte Ciclabile - Piemonte Ciclabilee turismo in bici in provincia di Alessandria: pedalare insieme
Claudio Ginevro – noto ciclista locale e Fondatore del Casale MTB – Presentazione Guida “Itinerari in Monferrato”
Dario Zocco – Direttore Parco del Po e dell’Orba – Progetto Ven.To. e le Ciclabili del fiume Po
Dario Bertoli – Presidente “Strada del Riso Vercellese di Qualità” – Fascino del cicloturismo suggestivo delle Terre d’Acqua”
Maurizio Vellano – Italia Slow –Monferrato Outdoor – Italia Slow, l’opportunità delle E-Bike per scopi turistici

Giacomo Pasino – Studente Universitario – Breve presentazione del Master Turistico sul Cicloturismo

Facebook, ai post multilingua ora ci pensa lui

Da sempre un problema per chi fa social media marketing turistico, i post in più lingue ora arrivano 

E’ un problema che conosce bene chi gestisce la Pagina Facebook di una struttura ricettiva o di un’attività turistica i cui clienti siano in parte stranieri: i post multilingua. Finora, la soluzione normalmente adottata consisteva nel pubblicare il post inserendo le diverse traduzioni del testo. C’è anche la possibilità di restringere il target di ogni singolo post in base al luogo di residenza o alla lingua (impostazioni in basso nel post, alla voce “limita pubblico per”), ma va fatto manualmente ogni volta con dispendio di tempo.
Ora Facebook ha lanciato una nuova feature che permette di risolvere il problema. Per accedervi, occorre cliccare su “Impostazioni” della Pagina e mettere la spunta alla voce che recita “consenti alle persone che gestiscono questa pagina di scrivere post in più lingue”.

In questo modo, sarà Facebook a mostrare ai fan solo il testo nella loro lingua madre. A guadagnarci è innanzitutto la pulizia dei post, ma anche gli editor ringraziano per il tempo risparmiato.
L’unica controindicazione? Le traduzioni automatiche che, si sa, sebbene siano migliori rispetto a quelle di qualche anno fa, sono ancora ben lungi dalla perfezione: meglio dare una controllata prima di pubblicare.
A questo punto non resta che attivare la nuova funzione e provarla.